VALUTAZIONE INDIVIDUALE E POLA
Inizio mese con due riunioni: ieri il tavolo sul Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance Individuale e Organizzativa, oggi l’O.P.I. per l’ennesimo confronto sul POLA.
Il programma dell’Amministrazione è quello di definire e portare in C.d.A., entro la prossima settimana, il “pacchetto” Performance Organizzativa, Valutazione individuale e POLA.
Sul primo argomento, ieri, la delegazione trattante ha riportato il documento già esaminato nei precedenti incontri e da CONFINTESA FP giudicato negativamente.
Ciò sulla base di considerazioni di merito quali il peso eccessivo della valutazione individuale, superiore anche a quanto indicato nelle Linee guida della FP, e l’esistenza attuale di ben 5 coefficienti di merito individuale a disposizione del valutatore:
che altro si vuole?
Preoccupano molto anche i riflessi di questo impianto sulla formazione e sui percorsi di carriera.
Finché non vedremo i numeri, ci rassicura poco l’affermazione circa la tenuità degli effetti sulla retribuzione accessoria dei singoli lavoratori, così come la salvaguardia del TEP che, riteniamo, avrà bisogno di ben altri scudi protettivi ed un impegno dell’Amministrazione ai Massimi Vertici.
Nella riunione odierna dell’O.P.I. (ricordiamo che è un organismo tecnico) è emersa con chiarezza la dicotomia tra il documento presentato dall’Amministrazione, col fine di regolamentare il lavoro agile “a regime”, e la necessità di affrontare e risolvere i problemi emersi nella gestione dell’attuale ed emergenziale smart working e che ancora, come detto in passato, meriterebbero una specifica sessione di confronto ed un nuovo accordo.
L’Amministrazione ha fornito una serie di risposte e di considerazioni più o meno rassicuranti, tra queste:
il Piano potrà prevedere una fase di monitoraggio e verifica
resta la possibilità dello SW con orario parziale
non è previsto lo straordinario
non è prevista l’eliminazione di postazioni di lavoro
nessuna differente valutazione tra le attività in presenza e quelle in SW
reperibilità oraria e disconnessione stabilita negli accordi individuali
nessun aumento del numero di 8 giorni mensili in SW
nessuna ipotesi su forma e misura di un indennizzo per le attività in SW.
Molte le questioni ancora aperte e le richieste in attesa di risposta:
dalla certezza che tutto il personale possa essere coinvolto in attività smartabili, alla tutela contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dipendenti da rischi connessi alla prestazione lavorativa resa all’esterno dei locali aziendali (cit.) fino alla definizione di compiti e obiettivi che “devono essere il più possibile frutto di un confronto ex ante tra dirigente/funzionario responsabile e dipendente, o quantomeno devono essere comunicati con adeguato anticipo in modo da favorire la responsabilizzazione di tutto il team” (cit).
Ma l’attenzione si sofferma sugli ultimi due aspetti dell’elenco, quelli più critici.
E ricordando che lo Smart Working ha tra i suoi scopi anche quello di “conciliare i tempi di vita e di lavoro” (cit. L.N. 81/2017) come CONFINTESA FP abbiamo continuato a proporre le nostre richieste.
Il numero ridotto a 8 giornate mensili in SW, può e deve rivedersi al rialzo.
Ribadiamo una nostra ipotesi di conteggio su intervalli temporali più lunghi (trimestri?) ed un numero complessivo rapportato alle 5 giornate lavorative settimanali.
Le giornate di SW devono essere al netto delle altre assenze previste dalle norme a tutela del lavoratore (L.104, ecc..).
Ultimo ma non ultimo le forme di “ristoro”.
Nel documento l’Amministrazione continua a non ipotizzarne, pur in presenza delle più volte citate novità normative (Legge di bilancio n.178/2020) e dei risparmi già contabilizzati (i famosi 10 milioni e mezzo di euro, per straordinario non effettuato e buoni pasto non erogati) da destinare alla contrattazione integrativa,
Riteniamo che una forma di indennizzo forfettario, giustificata dalle spese di “gestione” della postazione di SW, ora a carico del lavoratore, possa scollegarsi dal meticoloso conteggio dei minuti dell’orario di lavoro, come pure avviene per i buoni pasto, né necessiti di particolari e puntuali riscontri su tempi, modalità e durata delle connessioni.
A valle dell’approvazione del “pacchetto”, sarebbe intenzione dell’Amministrazione di avviare la contrattazione per l’Integrativo 2020: è quello che CONFINTESA FP chiede da tempo.
Andrea Pietrangeli – O.P.I. Michele Di Lullo
CONFINTESA FP INPS COORDINATORE NAZIONALE