O.P.I.: IL PUNTO SUL REASSESSMENT

69^ settimana senza Contratto 2020, 17^ senza Contratto 2021, ma la prossima …

O.P.I.: Il punto sul Reassessment

Roma, 27 aprile 2021

Riunione odierna dell’O.P.I. in prosecuzione della seduta del 13 aprile, con l’esame di alcuni dati di produttività delle sedi Caserta, Cosenza e Livorno coinvolte nella sperimentazione della riorganizzazione, partita il 1° dicembre scorso e prorogata al 31maggio prossimo.

L’analisi è stata effettuata mettendo a confronto gli standard di Produttività e i volumi di produzione dei mesi di novembre e dicembre 2020 e di gennaio e febbraio 2021, con i valori del corrispondente periodo dell’anno precedente. Per la Qualità il confronto è stato tra i due mesi finali del 2020. L’Amministrazione ha segnalato l’assenza di punti di caduta e un lieve miglioramento dei dati.

Di seguito alcune osservazioni di CONFINTESA (volutamente ignoreremo anglicismi).

La ricerca del miglioramento continuo della qualità delle prestazioni all’utenza, coniugata con la riduzione della pressione sui Lavoratori dell’Istituto e il riconoscimento delle competenze, delle professionalità e delle responsabilità del Personale, non può che vederci convinti.

Il successo della riorganizzazione sarebbe ancor più apprezzabile se accanto ai freddi dati sulla produttività fossero accostati quelli della soddisfazione, e dell’utenza e del “cliente interno”.

Sembra quindi riduttivo accontentarsi dell’assenza di punti di caduta o ritardi, attendendo invece da tale nuovo contesto un grosso miglioramento delle prestazioni della macchina INPS e del clima aziendale.

È del tutto evidente, poi, che una riorganizzazione cui (dopo il paccotto POLA ristretto, “pagelline” SMVP e Smart Working a costo zero) sembra subordinata la sottoscrizione dei Contratti integrativi con la rivoluzione del Sistema Indennitario deve far tenere alto il livello di attenzione. Restano per CONFINTESA tutte le considerazioni negative già manifestate, ad iniziare dall’inopportunità del periodo scelto. A nostro parere mancano accanto ai dati citati quelli relativi alla dinamica della forza del personale in quelle sedi ed il peso della maggiore richiesta per prodotti già esistenti o di nuova istituzione con la pandemia. Sarebbe opportuno un confronto con i corrispondenti dati di sedi omogenee alle tre sperimentali, ad esempio attendendo ed analizzando quelli del primo trimestre dell’anno 2021.

Tutti elementi che ci portano a continuare a richiedere un prolungamento della fase sperimentale prima di programmare l’estensione del modello a tutte le sedi.

Andrea Pietrangeli                                                   Michele Di Lullo
Coordinamento Nazionale                                     Coordinatore Nazionale
 O.P.I.                                                                            O.P.I.

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