DOPO IL “PACCHETTO”, QUALE CONTRATTO INTEGRATIVO?
Dopo il “pacchetto”, quale contratto integrativo?
Nella riunione di domani, come confermato dall’Amministrazione, il C.d.A. avrà all’O.d.G. l’approvazione del pacchetto costituito dai tris di documenti su Performance, P.O.L.A. e S.M.V.P..
Se non ci saranno sorprese, l’Amministrazione porterà a casa (sic!) il Sistema di valutazione individuale, le pagelline, che CONFINTESA FP ha respinto, e un Piano Organizzativo del Lavoro Agile, lo smart working, che non ha accolto molte delle proposte migliorative presentate durante il confronto al tavolo nazionale e nell’O.P.I. Non ci riferiamo solo al buono pasto, che l’Amministrazione può, ma caparbiamente non vuole erogare, o all’indennità forfettaria (già finanziabile), accennata nel POLA senza giungere a conclusioni concrete, ma ad esempio alla previsione, da noi contestata, di un ridotto numero di giornate di SW.
Dopo lo stentato avvio formale del 4 dicembre e la promessa di convocazione del tavolo, fatta a metà gennaio, sarà ora pronta la Delegazione trattante ad affrontare la contrattazione?
La prima e unica bozza consegnata alle OO.SS. contiene, oltre la conferma di molti istituti (es. indennità), l’impegno a riconoscere e valorizzare la professionalità acquisita dal personale delle Aree A e B, con la previsione dell’avvio di procedure selettive per i passaggi alle posizioni economiche A3 e B3. CONFINTESA FP chiese di considerare anche il personale A1 e B1, per avviare un percorso di crescita che coinvolgesse tutto il personale delle tre Aree. Chiedemmo, non da soli, un Accordo a stralcio per definire le selezioni entro l’anno. L’Amministrazione non rispose. C’era la dotazione del Fondo risorse decentrate, ne mancava però la composizione. Ne chiedemmo notizia perché, come abbiamo avuto modo di rappresentare, ottenendo consensi, è solo una quota del Fondo determinata dal CCNL (art.77), che potrà eventualmente essere impegnata per la performance individuale.
La bozza presenta dei pericolosissimi vuoti, non accennando né all’incentivo alla produttività e ai progetti speciali, né al TEP ed al premio individuale: che ci sia qualcuno pronto ad introdurre novità “ora per allora”?
Per motivazioni concrete, non per lanciare slogan, che CONFINTESA da tempo chiede apertura e contestuale chiusura di un Contratto 2020 che, visto il comprovato impegno del Personale nella perdurante fase emergenziale dovrà garantire a tutti tutta la retribuzione accessoria.
Poi il Contratto 2021, che deve avere vita a sé. Ci confronteremo sulle novità, comprese quelle legate allo smart working e al SMVP, senza il rischio, con l’abbinamento delle due annate, che un inciampo nella certificazione porti a ritardare l’erogazione della retribuzione accessoria dello scorso anno (ricordiamolo …) a babbo morto.
Michele Di Lullo
CONFINTESA FP INPS COORDINATORE NAZIONALE