L’ITALIA SI COLORA, MA ALL’INPS NON SE NE ACCORGONO
Roma, 5 novembre 2020
Con una comunicazione pervenuta alle ore 23 di ieri è stato convocato per oggi il tavolo nazionale. Tema: l’esame delle misure di contenimento del contagio sul territorio nazionale, previste dal nuovo DPCM del 3 novembre.
Pensavamo di trovarci di fronte ad un documento che, partendo dalla “colorazione” delle Regioni, disponesse limitazioni alle attività di sportello, fino alla chiusura nelle zone rosse. Così non è stato.
L’Amministrazione non ha illustrato alle OO. SS. alcun documento. È stato, in pratica, un invito ad una chiacchierata, col rischio di parlarsi addosso a distanza.
Il Direttore Generale, in un breve saluto, si è limitata a far intendere che l’Inps non è in grado di (non può?) ridurre ulteriormente le attività in presenza.
Noi pensiamo di SI, perché oggi l’attività non risulta limitata al presidio “dirigenziale”, allo sportello ed ai Centri Medico Legali.
Come CONFINTESA FP abbiamo ribadito che lo smart working è attività ordinaria, non è una scelta volontaria del lavoratore, è una modalità organizzativa prevista dalla norme, adottata per limitare al massimo i rischi derivanti dall’epidemia Covid-19. Devono competere:
il buono pasto, lo straordinario
l’attribuzione delle dotazioni tecnologiche: PC, SIM e dispositivi wifi
il “ristoro” delle spese sostenute per conto dell’Ente
la disciplina del diritto alla disconnessione.
Le attività indifferibili devono essere puntualmente definite per non rischiare interpretazioni soggettive. Il servizio in presenza deve essere limitato al massimo e sospeso nelle zone rosse.
In attesa di un atto di indirizzo della Funzione Pubblica all’ARAN, affinché si giunga ad una regolamentazione contrattuale della materia, come ha chiesto CONFINTESA FP, riteniamo che molte risposte possano essere contemplate anche in un Accordo in sede aziendale.
Il Capo del Personale ha ritenuto fondate molte richieste, lamentando però l’assenza di un sostegno normativo. Riguardo alle percentuali di personale in smart working si è impegnata ad effettuare un monitoraggio della situazione sul territorio.
In conclusione, abbiamo chiesto all’Amministrazione più coraggio, quello non dimostrato lasciando svolgere le prove per le progressioni nelle sedi regionali.
CONFINTESA FP INPS
Michele DI LULLO